LU (d.c.) – Per avere una risposta sul perché Giulia è morta a soli 5 mesi e 20 giorni, bisognerà attendere l’esito dell’autopsia disposta dal Procuratore della Repubblica di Alessandria, dott. Fabrizio Givri. Qualunque sia stata, comunque, la motivazione per la quale giovedì mattina il cuoricino della piccola neonata di Lu, ha smesso di battere mentre si trovava ricoverata all’ospedale pediatrico di Alessandria, non allevierà sicuramente il dolore di mamma Lucia Borghino, 35 anni, e papà Simone Zanellato, di 34, ancora sotto shock. Era mercoledì nel tardo pomeriggio, quando la piccola Giulia, mentre si trovava con i genitori ed il fratellino Fiorenzo, di 3 anni, ha dato i primi segnali di malessere, sfociati poi in un forte stato febbrile. Preoccupati, hanno subito portato la bambina all’Ospedale pediatrico Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria, dove è stata ricoverata. Trascorsa la notte, la bimba è morta inspiegabilmente nella prima mattinata di giovedì. Nessuna causa può essere esclusa, e toccherà alla magistratura valutare le cause della morte e se sia stato fatto tutto il possibile per evitare il decesso. Un atto dovuto, rafforzato dall’esposto presentato dalla famiglia ai Carabinieri. Le prime ipotesi, più “giornalistiche” che scientifiche, sarebbero subito state scartate. Non si tratterebbe della tristemente conosciuta e diffusa, quanto misteriosa, “morte in culla” a causa del forte stato febbrile, né tantomeno di una meningite fulminante, come era stato ipotizzato nelle prime ore, perché sarebbe dovuto essere allertato il Sindaco di Lu, quale responsabile della Sanità pubblica del piccolo paese monferrino. Resta quindi il mistero, almeno per ora, su un dramma che ha travolto una felice famiglia di Lu, ma anche l’intera comunità luese. Oltre al fratellino Fiorenzo, Giulia lascia papà Simone Zanellato di San Germano, camionista e mamma Lucia Borghino, molto conosciuta in paese ma anche a Mirabello, dove per molti anni ha gestito il “bar della curva”, lasciato proprio per dedicarsi completamente alla nuova nata. Con la primavera alle porte, la famiglia stava programmando con il parroco don Giorgio Verri, la data per il battesimo ma, purtroppo, la morte è sopraggiunta prima. “Sono stato a trovare Lucia e Simone – ha spiegato il parroco – e pur in un momento tanto drammatico, la mamma era preoccupata del fatto che la sua bimba non fosse stata ancora battezzata. Conscio che l’evento era in fase di programmazione, l’ho rassicurata sul fatto che a nostro Signore basta l’intenzione, quindi è come se Giulia avesse ricevuto il sacramento”.
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