CASALE – Nel Consiglio comunale che si è tenuto lunedì sera il bilancio di previsione “è stato presentato all’ultimo giorno utile, motivando questa scelta – dichiara Giorgio Demezzi, capo Gruppo Ritrovare Casale – per conoscere l’entità del contributo statale a favore del nostro Comune per rimediare all’impennata dei prezzi dell’energia e dei carburanti. Alla fine l’Amministrazione ha presentato in extremis il bilancio senza includere il finanziamento statale comunicato tardivamente rispetto al termine per l’approvazione del bilancio”.
In realtà il Comune aveva nel suo bilancio “risorse sufficienti per rimediare – continua Demezzi – ad un aumento della propria bolletta energetica stimata in 1.2 milioni. Infatti sono stati utilizzati una quota della parte libera dell’Avanzo di Amministrazione del consuntivo 2021 per un importo di 230.376 euro, circa 500mila di avanzo vincolato per il contenzioso con coutenza, un aumento di previsione di gettito IMU ed addizionale IRPEF per un importo complessivo di 300mila euro, inoltre 294.314,86 di fondi covid ancora disponibili, senza peraltro poter utilizzare ca. altri 500mila di fondi covid relativi alla TARI, che si corre il rischio di perdere”.
Appare “poco comprensibile la lamentela espressa – spiega il capo gruppo di Ritrovare Casale – in commissione dall’Assessore per il limitato contributo statale, soprattutto in relazione agli ingenti ristori covid, peraltro neanche tutti utilizzati, ed anche agli ingenti trasferimenti con fondi PNRR, senza i quali l’amministrazione non avrebbe potuto realizzare nessuna delle opere più importanti presentate nel piano dei lavori pubblici (paraboloide, campo atletica etc..) e tanto meno proporre altre opere quali la riqualificazione delle ex carceri, piazza Venezia”.
Nella stessa serata “l’assessore ha anche annunciato con una certa enfasi per Il bilancio 2022-2024 il recupero di imposte non pagate relative agli esercizi precedenti, per un importo pari a 1.150.000 euro per il primo anno e 500.000 euro per il secondo ed il terzo anno”. Demezzi sostiene che questo annuncio “appare più uno slogan comunicativo che un fatto reale, concreto. Infatti in primo luogo è solo una previsione, quindi non una certezza il recupero di un milione in più rispetto al bilancio 2021 ed infatti è previsto un accantonamento in Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità per 540mila euro, che in definitiva rende disponibile per il bilancio 2022 una somma di 460mila euro.
Vedremo nel bilancio consuntivo del prossimo anno quale sarà il risultato, per ora possiamo oggettivamente affermare che non c’è nulla di eccezionale nella notizia dell’Assessore, anzi…”. E se le spese per la comunicazione e per i diversi contributi sono confermate, “l’unica spesa che diminuisce è quella relativa al personale, di cui negli uffici si percepisce una grave carenza”.
Inoltre “particolarmente grave – aggiunge Demezzi – è la situazione della polizia locale, che con i recenti pensionamenti e richiesta di spostamenti risulta essere di 30 unità invece dei 42/43 previsti per una popolazione come la nostra. Ricordo che tutti gli altri centri zona, con situazioni analoghe alla nostra forse anche meglio, stanno assumendo”.
Tante le opere finanziate con il PNrr, “ma altre iniziative dimenticate come il museo agricolo, tante volte annunciato, ma per il quale non è previsto alcun finanziamento. Neanche si può tacere sull’insuccesso del bonus facciate, vengono di nuovo impegnati di 80mila da OU, quando ben 67mila del bonus 2020 ormai scaduto non sono stati utilizzati e così pure di 90mila del bonus 2021. Ci vuole un bel coraggio a parlare di successo dell’iniziativa”.
Infine le ferrovie sono ferme al palo, dopo le tante promesse – conclude Demezzi – come anche l’area di coesione e Fondazione Aleramo al momento rappresentano solo propaganda e spese per il Comune come si può anche dedurre dalla mancata nomina della segretaria del Presidente della Fondazione, che tra l’altro sarà pagata con contributo di Energica, a testimonianza della più completa immobilità gestionale”.
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