FUBINE – E’ stato un imprenditore illuminato, ha saputo creare un impero della grande distribuzione che nel 2015 conta 154 punti vendita (tra cui il supermercato di Casale, aperto nel 2015) con ventiduemila dipendenti ed un fatturato di circa 8 miliardi. Bernardo Caprotti, patron di Esselunga, se ne è andato all’alba dei 91 anni (li avrebbe compiuti il 7 ottobre) e tra le tante sue passioni, si era ritagliato un spazio sulle dolci colline del Monferrato. Anni fa scoprì nel paese di Fubine il posto ideale per coltivare la passione della caccia, acquistando una ventina d’anni fa una riserva in località Sabbionina e una villa in strada Laione in cui tornava frequentemente, ma soprattutto perchè “in questo posto – spiegò l’inventore dei supermercati – si possono vivere ancora per intero le quattro stagioni”. Personaggio pubblico, ma uomo riservato e discreto, Caprotti aveva consolidato un così profondo legame con Fubine (e la sua gente) da prendersi in carico il problema della locale stazione dei Carabinieri in fase di sfratto dai locali di corso Roma.
L’impenditore è intervenuto e, senza clamori né troppi rumori (come era nel proprio stile di vita) ha acquistato una villetta a fianco della caserma per permettere ai militari dell’Arma di rimanere in paese. Presto partiranno i lavori per rendere agibile la struttura e Caprotti sarà ricordato non solo per questo atto di generosità e di amore per Fubine, ma anche (dice la gente del paese) per la disponibilità, l’umanità ed il rispetto per tutti gli altri.