LAMEZIA TERME – Ha avuto luogo sabato 21 settembre la sessione di chiusura dell’inchiesta diocesana sulla vita, le virtù, la fama di santità e di segni del Servo di Dio Vittorio Moietta. E’ stato un avvenimento di portata storica, il primo in assoluto nella storia millenaria della Diocesi di Nicastro, ora Lamezia Terme, che ha riguardato anche la Diocesi di Casale Monferrato, dalla quale proveniva il vescovo Vittorio.
Dopo la recita dei Vespri, la sessione è entrata nel vivo con la lettura dei documenti che hanno sancito ufficialmente la chiusura dell’inchiesta. Grazie al contributo della commissione storica di Casale, costituita dalle dottoresse Raffaella Rolfo e Bruna Curato, sono stati prodotti otto plichi contenenti oltre tremila pagine tra documenti, relazioni e trascrizioni di testimonianze.
La fase più coinvolgente e a tratti commovente è stata la sigillatura dei plichi mediante ceralacca e timbro a secco, effettuata dal postulatore don Marco Mastroianni coadiuvato dal notaio Gianfranco Fiorenza.
La documentazione sarà consegnata dallo stesso postulatore al dicastero per le Cause dei Santi, in Vaticano, dove avrà luogo la cosiddetta “fase romana” della causa di beatificazione e canonizzazione.
Durante la cerimonia il Vescovo di Lamezia, mons. Serafino Parisi, ha ringraziato tutti coloro i quali hanno fatto parte attiva del Tribunale diocesano, precisando che don Marco Mastroianni sarà postulatore anche per l’inchiesta romana a seguito del conferimento dell’incarico emesso nel trascorso mese di agosto dal cardinale Marcello Semeraro, prefetto del dicastero.
Sono seguiti i saluti istituzionali rivolti alla platea dai sindaci di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, e di Brusasco, Giulio Bosso, paese natale del Servo di Dio.
A fine sessione è stata inaugurata una sezione del Museo diocesano d’Arte sacra dedicata a mons. Moietta allestita con alcuni paramenti donati da Angela Moietta, ultima nipote vivente, e da don Carlo Grattarola, storico segretario del Vescovo piemontese, che ha avuto una parte rilevante nella l’inchiesta.
Si attende ora che, con la dovuta tempistica, l’inchiesta superi anche la verifica “romana” a seguito della quale papa Francesco potrà emettere l’atteso decreto di Venerabilità per mons. Moietta il quale, ieri come oggi, continua a legare Piemonte e Calabria.
Massimo Iannicelli