BRUSASCO – Dominique Alessio Souleymanovic, nato a Chivasso il 4 marzo 2015, figlio di Robin e di Rizzo Santa Carmela, è stato battezzato domenica 24 gennaio nella chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo. Ad amministrare il sacramento Don Desiré. Nelle vesti di madrina Musumeci Maria, nonna del bambino. Dov’è la storia; dov’è l’eccezionalità dell’avvenimento? Dominique ha il papà islamico e la mamma cattolica. E ad oggi, in Italia, è raro (raro, intendo chiedere il battesimo da parte di un islamico). Alla cerimonia della iniziazione cristiana hanno partecipato tutti i parenti, cognati, zii, cugini ed oltre una ventina di bambini dai tre ai dieci o undici anni. Sinceramente devo dire che mi ha colpito subito la loro educazione nello stare composti sui banchi, specialmente i piccolini che avvertivano una certa importanza del momento. Tutti comunque molto attenti alle parole del parroco, con qualche intervento per ottenere chiarimenti. Come nel suo stile abituale, il nostro parroco ha potuto comunicare in semplici parole, lo spirito del battesimo e i vari significati dei momenti e degli elementi del rito: l’acqua, l’olio dei catecumeni, il crisma, la veste bianca e la candela accesa. La cerimonia è stata seguita con estrema attenzione da tutti. I bambini erano curiosissimi. Per la maggioranza del gruppo rom era la prima volta ed in chiesa aleggiava anche un certo senso di commozione. Da rilevare infatti che, alla fine della cerimonia battesimale, nonna Rabija ha voluto dimostrare la sua contentezza dedicando una preghiera improvvisata a Dominique. Me la sono fatta tradurre dalla loro lingua o dialetto, il romanì; merita che la riporti ai lettori: “Dio protegga Dominique Alessio, lo protegga sempre, lo aiuti nella salute e lo allontani da ogni malattia. Dio lo protegga sempre e lo aiuti quando sarà grande perché possa avere un lavoro. Che Dio abbia sempre il cuore aperto per lui e che Gesù sia sempre vicino a lui. E grazie al nostro Gesù per lui”. Un grande applauso da parte di “tutti” i presenti ha coronato la cerimonia.
Data l’eccezionalità dell’evento, qualche giorno dopo ho voluto parlare con il papà di Dominique, di religione islamica. Soprattutto una domanda era lecita; ho chiesto quali fossero le motivazioni sulla sua decisione, molto rara in Italia, a dare il suo consenso per il battesimo cristiano. Robin mi ha risposto candidamente e semplicemente con un sorriso: “Sì, io sono di religione islamica, ma non prego Allah; prego Dio, Dio che è lo stesso Dio dei cristiani, dei musulmani e degli ebrei. Ho acconsentito a far battezzare il mio bambino perché rispetto mia moglie, la sua religione e le sue tradizioni. Voglio vivere in un mondo sereno e tollerante, di unione con tutti, anche se per noi rom la vita è difficile, molto difficile”. Diamo il benvenuto alla Famiglia Souleijmanovic nella comunità cristiana di Brusasco.
Giacomino Tanchis