Bisogna fare le vaccinazioni, dicono gli scienziati, lo prescrive la legge.
Niente affatto dicono moltiplicando viralmente sui social le loro opinioni quelli che trovano la verità che preferiscono su internet cancellando le contrarie: perché su internet vince la quantità e non la qualità. Poi i movimenti d’opinione e alcuni partiti che cercano il consenso li appoggiano. E se qualche bimbo muore, vuol dire che la colpa è della mala sanità. E fanno causa ai medici.
C’è una gara per dare a una città una grande occasione, mettiamo la candidatura per le Olimpiadi o anche solo di capitale della cultura, oppure magari del grande centro di ricerca avanzata che si chiama DTT (Divertor tokamak test facility), un laboratorio scientifico-tecnologico che prevede investimenti per 500 milioni di euro e il contributo fondamentale di EUROfusion, il consorzio europeo cui è affidata la gestione delle attività di ricerca sulla fusione nucleare.
Ma perché mettersi in lizza contro Frascati dove c’è già l’ENEA?
E poi dopo che questa ha vinto la gara si scatena Brindisi con il Governatore Emiliano e l’Abruzzo che ricorrono al TAR; poi forse anche il Veneto.
Da noi già erano contro gli ambientalisti e loro vedono sempre lontano, altro che la Titti, e poi il sito, non quello ex Gaiero ma uno più fuorimano!
Allora, se vogliamo star bene, tranquilli, sereni e stare con la maggioranza, quella dei bar dopo le sconfitte di calcio, bisogna sempre essere contro, perché con gli ignoranti e gli ignavi si è sempre in buona compagnia: è la maggioranza rumorosa.
Così per avere successo non basta avere buone idee e coraggio: bisognerebbe avere anche persone tecnologicamente preparate: aziende, dirigenti, scienziati, scuole… e se non ci sono, è meglio essere contro, comunque.
Così alla fine si vince sempre e si sta tranquilli. Su una panchina davanti al Ricovero.
paolo busto