CASALE – Domenica 2 aprile gli incontri culturali al Complesso Ebraico di Casale Monferrato riprendono con una presentazione letteraria. Alle 16 in Sala Carmi si presenta il volume “Baruch Spinoza” di Davide Assael (Ed Feltrinelli). L’autore ne parla con la professoressa Anna Maria Ariotti, casalese, già docente di Filosofia e Storia al Liceo Scientifico di Casale Monferrato, Consigliere Regionale del Piemonte e Presidente del Parco Regionale di Crea. “La storia della filosofia è una storia di fraintendimenti. Un susseguirsi di interpretazioni dove la successiva spesso smentisce la precedente. – Si legge nella scheda di un volume che è sia una biografia, sia una pratica chiave per interpretare il pensiero del filosofo olandese – Se questo è vero per tutti i classici, lo è a maggior ragione per Baruch Spinoza: un filosofo atipico, un crocevia di culture, una vera eccezione nell’itinerario del pensiero occidentale. Del resto, pochi autori sono stati così interpretati, pochi hanno rappresentato un riferimento così intenso per le epoche successive. Allora chi è davvero Baruch Spinoza? Il suo pensiero si nutre di diverse fonti: ebraica, filosofica, scientifica, solo per citare le principali. Ridurlo a una sola di queste è impossibile, perché l’una si intreccia all’altra in una sintesi che ha pochi eguali per altezza, profondità e originalità. Tutte sono presenti nell’opera del filosofo, ma rispetto a ciascuna si registra un’eccedenza, che rende il Maledictus un pensatore eccentrico e forse, proprio per questo, unico. Di Spinoza abbiamo infinite interpretazioni, ma da lui non nasce una scuola. La sua figura, infatti, ha potuto ispirare intellettuali così diversi: dai medici e gli scienziati positivisti del Seicento e Settecento ai grandi metafisici a lui successivi, da Fichte a Hegel, da Schopenhauer a Fechner, passando per le correnti libertarie prerivoluzionarie. Forse, però, Spinoza non ha voluto parlare a nessuno. La sua è stata una riflessione solitaria, volta alla ricerca della felicità, non certo intesa come godimento dell’istante. Questo, che può apparire un limite, è in realtà la grande virtù che gli ha permesso di attraversare i secoli e arrivare fino a noi. Davide Assael è nato a Milano nel 1976 e si è laureato in filosofia teoretica sotto la guida di Carlo Sini. Ha poi approfondito i suoi studi teologici a Ginevra, lavorando con Bernard Rordorff. Negli ultimi 15 anni ha affiancato agli studi filosofici, quelli ebraici seguendo le lezioni di Haim Baharier e di altri rabbini. Ha svolto attività di ricerca per diverse fondazioni. Presiede l’Associazione Lech Lechà, collabora con la rivista di geopolitica “Limes” ed è fra i conduttori della trasmissione di RaiRadio3 Uomini e profeti, oltre che docente al master “Filosofia del vino e del cibo” dell’Università Vita e Salute San Raffaele di Milano. Tra i suoi libri: La fratellanza nella tradizione biblica. Giacobbe e Esaù (2014), Caino e Abele (2017) e Elogio del limite (2020).