CASALE – In giro per la città a piazzare il “forchettone” nei bancomat di diversi istituti bancari, in compagnia della mamma. Lui 39 anni e lei 70, bulgari, da tempo in Italia, anche se senza fissa dimora, ancora incensurati. Sono Svetolan Peshev e la mamma Zharina Pesheva, che sono stati arrestati sabato mattina dai carabinieri del Nucleo operativo per tentato furto aggravato ai danni di un istituto di credito. Sono stati trovati in possesso di 2500 euro in contanti che si sospetta sia il provente di altri furti messi a segno in alcuni bancomat cittadini.
La tecnica è quella della classica “forchetta”, ovvero di un oggetto metallico molto sottile che viene posizionato all’interno del bancomat e che quando un cliente esegue una operazione di prelievo in pratica impedisce l’uscita delle banconote, soldi che invece finiscono nelle tasche dei malviventi una volta che rimuovono la “forchetta”.
Numerosi gli episodi che si sono ripetuti in questi anni in città. A volte con esito positivo per i ladri e in diversi casi senza riuscire nell’intento. Questa volta la coppia famigliare è stata presa con le mani nel sacco. Sabato mattina alla centrale operativa della Compagnia di corso Giovane Italia sono arrivate alcune segnalazioni della presenza sospetta di oggetti in metallo inseriti nella fenditura di erogazione dello sportello bancomat. Immediato l’intervento dei carabinieri del Nucleo operativo: i truffatori erano all’opera, ma si potevano intercettare e bloccare. Hanno predisposto una serie di appostamenti, uno dei quali andato a buon fine. Quello al bancomat dell’ex Banca Antonveneta, ora San Paolo Imi, in corso Giovane Italia, a poche decine di metri dalla sede della Compagnia dei Carabinieri. Madre e figlio hanno armeggiato al bancomat, poi si sono spostati dall’altra parte della strada, in attesa della vittima. Avevano l’esca per prendere il pesce, incuranti del fatto che proprio alle loro spalle c’era i carabinieri pronti a far cadere la “rete”. Un cliente ha effettuato il prelievo senza esito, e appena si è allontanato i due si sono precipitati per effettuare “l’incasso”, ma al momento di prelevare il denaro incastrato dalla “forchetta” si sono visti bloccare dai carabinieri. Nelle loro tasche sono saltati fuori 2500 euro in contanti ed erano in possesso di ulteriori attrezzi da scasso. Sono stati arrestati e portati in carcere a Vercelli.
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