CASALE – Venerdì 15 febbraio, ore 21, in Seminario a Casale ci saranno l’ex-ministro prof. Renato Balduzzi (in foto) e il dott. Paolo Toffanini per una serata dedicata ai “40 anni di servizio sanitario nazionale, un compleanno per fare memoria”. Il 23 dicembre 2018 il Servizio Sanitario Nazionale ha compiuto quaranta anni e “Cantiere Speranza”, in collaborazione con la Pastorale Sociale e del Lavoro, coordinata nel cammino verso il Forum dei cattolici italiani da don Silvano Lo Presti, ha progettato una serata di studio sull’argomento con due personalità d’eccezione: il prof. Renato Balduzzi, docente di Diritto Costituzionale all’Università Cattolica di Milano, già Ministro della Salute, insigne costituzionalista ed il dottor Paolo Toffanini, dirigente ospedaliero ora in quiescenza, ma per moltissimi anni protagonista in Provincia della vita della nostra Sanità Pubblica. Scopo della serata, cui sono invitati, in Seminario, tutti i cittadini ed in modo particolare i giovani, è quello di fare memoria di una vera rivoluzione, di un cambiamento epocale rappresentato nel nostro Paese dall’istituzione, quaranta anni fa, con l’ approvazione della Legge 833, del Servizio Sanitario Nazionale. Dalla confusione all’ordine, dalla frammentazione alla uniformità e omogeneità del diritto costituzionale alla salute. Non più una miriade di enti mutualistici le cui prestazioni dipendevano dai contributi versati, ma un unico sistema rivolto a tutti gli Italiani in relazione ai loro bisogni sanitari. Un cambiamento radicale che si ispirava al modello britannico ed aveva alla base i principi di universalità, uguaglianza ed equità per dare attuazione concreta ai contenuti costituzionali enunciati dall’art.32 :“La Repubblica Italiana tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo ed interesse della collettività”. Ministro alla Salute del governo di solidarietà nazionale che varò il provvedimento era Tina Anselmi, uno dei personaggi più importanti e significativi della storia italiana della Resistenza e del Dopoguerra. Allora non si colse appieno la portata del provvedimento (pochi mesi prima era stato rapito ed ucciso Aldo Moro !), ma oggi siamo in grado di dire che quello è stato il momento più alto della sintesi dei diversi riformismi presenti nel nostro paese. Negli anni la Riforma ha subito cambiamenti anche notevoli nel tentativo di contenere i costi in continua crescita del Welfare State. Nonostante questo e i molti suoi limiti, specie nelle Regioni del Sud, il nostro Servizio Sanitario Nazionale, è tra i migliori del mondo: secondo in Europa e quarto a livello mondiale nella classifica Bolmberg di quest’anno. Una sistema imperfetto, ma che va difeso con convinzione e con un impegno trasversale cui i cattolici devono dare, con grande discernimento e spirito concreto, il loro contributo. Allo stesso modo vale la pena di ricordare che il 13 maggio 1978, anche questo proprio quaranta anni fa, la Legge 180, nota come Legge Basaglia, portava alla chiusura dei manicomi e l’Italia diventava il primo paese al mondo a deistituzionalizzare i malati di mente imitata quasi subito da tutte le nazioni più avanzate del mondo. Un altro momento particolare per ricordare che il nostro paese ha una straordinaria ricchezza di punti di forza legati alle idealità di quei riformismi contenuti nella Costituzione, tra i quali assai importante è stato il popolarismo sturziano, a cento anni dall’ “Appello ai liberi e forti”. Ai due relatori è, dunque, affidato il compito non di discutere delle criticità specifiche dell’attuale sanità del nostro Paese, ma di sottolineare, prima a partire dal contesto italiano e poi con una messa a fuoco delle vicende del nostro Paese, che è dovere di tutti i cittadini “avere a cuore” il tesoro di bene che abbiamo ereditato da quei politici che hanno saputo costruire ed innovare per dare un futuro all’Italia.