Il 13 luglio 1814 il sovrano del Regno Sardo-Piemontese Vittorio Emanuele I, con la promulgazione delle Regie Patenti, fondò a Torino il Corpo dei Carabinieri Reali, un’istituzione con la duplice funzione di difesa dello Stato e di tutela della sicurezza pubblica. Si trattava del Primo Corpo dell’Armata Sarda, munito di carabina (da qui il nome di Carabinieri), ed era diffuso capillarmente su tutto il territorio. Questi soldati d’élite portavano un’uniforme turchese, guarnita di alamari d’argento, e un cappello a due punte, chiamato popolarmente “lucerna”, con un pennacchio blu e rosso: il blu rappresenta la nobiltà dell’Istituzione, il valore militare, la fedeltà, la giustizia, l’amor di patria; il rosso l’audacia, il coraggio, il sacrificio.
L’Arma ha accompagnato, con la sua presenza vigile e costante, generazioni di italiani, vivendo in prima linea gli avvenimenti storici che hanno segnato la vita del Regno Sabaudo e, successivamente, del Regno d’Italia e della Repubblica Italiana.
La fedeltà è sempre stata una caratteristica del Corpo dei Carabinieri. Il suo motto è, infatti, “Nei Secoli Fedele”, inizialmente ideato come contrassegno antonomastico dal Capitano Cenisio Fusi per la medaglia commemorativa del primo centenario dell’Istituzione e divenuto motto ufficiale nel maggio del 1932. Alla fedeltà sono ispirate la marcia d’ordinanza, “La Fedelissima”, e la Patrona, Maria “Virgo Fidelis”, alla quale Sua Santità Pio XII, nel 1949, scelse di affidare i Carabinieri, fissandone la ricorrenza al 21 novembre.
Dal 10 al 13 luglio 1814 si arruolarono 220 Carabinieri, quasi tutti piemontesi provenienti dalla Gendarmeria Francese. Dal 14 luglio al 31 dicembre ne sono stati reclutati 652. Di seguito sono elencati i Carabinieri del Monferrato: Mar. Scavazzi Lorenzo (Acqui), Car. Bosio Giuseppe (Tortona), Brig. Biancelli Giovanni Battista (San Germano Vercellese), Car. Doneo Giovanni Battista (Odalengo Grande), Car. Camerano Alessandro (Casale Monferrato), Car. Capello Giovanni Battista (Moncalvo), Mar. Lupo Giovanni Carlo (Moncalvo), Brig. Marazzini Antonio (Balzola), Car. Alletti Vincenzo (Moncestino), Mar. Pasquale Giuseppe (Serravalle), Cap. Sola Giovanni Battista (Fubine), Car. Tovo Giovanni Battista (Camino), Car. Avvezzano Pietro Giovanni (Moncalvo), Car. Boetti Luigi (Camino), Brig. Sangiovanni Antonio (Mombello), Car. Sapello Giovanni (Cerrina), Car. Camagna Michele (Moncalvo), Brig. Gino Giuseppe (Grana), Car. Sangiovanni Carlo (Mombello), Mar. Alessio Carlo (Odalengo Grande), Brig. Bollo Michele (Cerrina), Car. Sangiovanni Gaspare (Mombello), Brig. Berna Gabriele (Cocconato), Mar. Scazione Pietro (Occimiano), Brig. Gaia Antonio Francesco (Moncalvo), Brig. Quarelli Filiberto (Villadeati), Car. Assanero Giuseppe Antonio (Bozzole), Brig. Dotti Giovanni Francesco (Moncalvo), Brig. Olino Paolo (Valenza), Car. Meda Carlo Francesco (Alfiano Natta), Car. Quartero Luigi (Lu Monferrato), Car. Mantelli Ignazio (Lu Monferrato), Car. Verana Giovanni Battista (Valenza), Car. Pasquarello Giuseppe (Giarole), Brig. Rolando Francesco, Brig. Ombra Giovanni Battista (Cerrina), Brig. Valdano Giovanni Battista (Cerrina), Brig. Garino Giovanni Battista (Calcavagno), Brig. Manacorda Edoardo (Solonghello), Mar. Caprino Pietro (Varengo), Car. Muzio Giovanni Battista (Varengo), Mar. Soardi Anselmo (Casale Monferrato), App. Monti Carlo (Cumico), Mar. Allemano Pietro (Penango), Car. Villata Mattia (Montemagno), Car. Porta Giovanni Domenico (Cereseto), Car. Martinotti Giuseppe (Casale Monferrato), Mar. Borio Giovanni Francesco (Cerrina), Mar. Scottone Vincenzo (Casorzo), Car. Garbi Giovanni (Scurzolengo), Car. Bollo Luigi (Cerrina), Car. Regis Vincenzo (Montaldo), Car. Manacorda Bartolomeo (Penango), Car. Plebano Maurizio (Grazzano), Car. Boetti Gerolamo (Trino Vercellese), Car. Giusiano Carlo (San Salvatore), Car. Raiteri Carlo (San Salvatore), Car. Bellavilla Cipriano (Moncalvo), Car. Testa Giovanni (Scandeluzza), Cap. Varvelli Pietro Giacomo (Trino Vercellese), App. Debernardi Pietro (Casale Monferrato), Car. Sala Michele (Sala Monferrato), Car. Cattaneo Bartolomeo (Valenza), Car. Plebano Giuseppe (Grazzano), Cap. Sammazzaro Cav. Edoardo (Casale Monferrato), Col. Chiesa della Torre Cav. Federico (Casale Monferrato), Gen. Morelli Cav. Angelo Bernardino (Casale Popolo), Luog. Sapelli Costantino (Salabue), Ten. Allara Agostino (Cereseto), Luog. Della Rovere Paolo (Giarole), Cap. Deferraris Luigi (Cereseto). Coloro che fossero interessati alla ricerca di informazioni di un parente presente nella lista, è possibile contattare il museo, che fornirà il nome e cognome, il numero di matricola, il grado, la data di nascita e il resoconto della carriera militare.
Nella “Caserma Storica” è presente una fotografia originale del Capitano Chiaffredo Bergia di Paesana, il più decorato dei militari per la sua tenacia nella lotta al brigantaggio nel 1850 nel Meridione. La Caserma di Torino, nella quale sono nati i Carabinieri Reali, ora Comando Legionale, ha preso il suo nome.
Nel museo sono stati ricostruiti un ufficio, una camerata ed una cucina, contenenti i verbali del 1840, quadri, timbri, calendari, libri, che possono essere consultati dai visitatori. Le cornici espongono 300 foto dei Carabinieri del Monferrato degli anni’30, di cui 70 che ritraggono i Carabinieri provenienti da Camino. Vi sono, inoltre, 42 manichini in divisa storica. Nel cortile sono esposte autovetture, motociclette e biciclette, di cui una risalente alla Prima Guerra Mondiale.
Ai visitatori sarà data in omaggio una riproduzione della stampa del primo centenario, che raffigura i Generali che hanno guidato l’Arma e le tre battaglie più importanti avvenute negli ultimi due secoli: quella di Casale, di Pastrengo e di Custoza. Infine sarà offerto un cocktail analcolico rosso e blu, i colori emblematici del Corpo.
La “Caserma Storica” sarà aperta al pubblico sabato 12 e domenica 13 luglio, dalle ore 9 alle 22.
Un avvenimento imperdibile!
Alice Marchisio