CASALE – Raramente si erano viste la chiesa di San Domenico e la Cattedrale così gremite di fedeli come oggi, domenica 29 dicembre, in occasione della solenne celebrazione dei riti e della Messa per l’apertura dell’Anno Santo in Diocesi. All’altare quattro Vescovi: con mons. Gianni Sacchi c’erano il vescovo emerito mons. Alceste Catella, mons. Luciano Pacomio, vescovo emerito di Mondovì, e il nunzio apostolico in Tanzania, mons. Angelo Accattino, in questi giorni in vacanza in famiglia a Calliano. Con loro quasi tutti i parroci della Diocesi, i diaconi e i seminaristi.
La celebrazione è cominciata in San Domenico, dove mons. Sacchi ha aperto l’Anno giubilare in Diocesi rivolgendo un’esortazione ai fedeli: “Questo rito è per noi preludio di una ricca esperienza di grazia e di misericordia, pronti sempre a rispondere a chiunque ci domandi ragione della speranza che è in noi, specialmente in questo periodo di guerre e di disordini. Cristo, nostra pace e nostra speranza, sia nostro compagno di viaggio in questo anno di grazia e di consolazione. Lo Spirito Santo, che oggi inizia in noi e con noi questa opera, la porti a compimento fino al giorno di Cristo Gesù”.
Sono stati anche letti alcuni passi della Bolla di indizione del Giubileo “Spes non confundit”.
Poi è partita la processione-pellegrinaggio verso la Cattedrale, scandita dalle litanie dei Santi.
Giunti davanti alla Cattedrale, l’invito del Vescovo ai fedeli a venerare il crocifisso, poi, nel nartece, il rito della benedizione dell’acqua, per ricordare il battesimo.
Alla solenne celebrazione c’era una folta rappresentanza dell’Oftal, inoltre l’arciconfraternita di Sant’Evasio e una rappresentanza dell’Azione cattolica diocesana con la bandiera, poi rappresentanti delle istituzioni civili: una decina i sindaci e vice (per il Comune di Casale l’assessore Fiorenzo Pivetta). L’animazione è stata a cura del coro diocesano, formatosi proprio in questa occasione “attingendo” ai cori parrocchiali, diretto da Anna Maria Figazzolo.
Nell’omelia il Vescovo ha invitato tutti a leggere e a meditare la Bolla di indizione del Giubileo, “per cogliere la ricchezza di questo testo papale”, ricco di spunti di riflessione.
Monsignor Sacchi si è soffermato sulla speranza: “Vorrei che quest’anno fosse in grado di donarci occhi nuovi e vita nuova”. Tenendo presente che “la vita è un viaggio verso Dio e verso gli altri” e la vita di quest’anno può essere un viaggio di speranza.
Riferendosi al Giubileo, il Vescovo ha rimarcato inoltre che vanno bene i pellegrinaggi, ma non può mancare la dimensione caritativa, invitando ad aderire alle iniziative della Caritas. Ne ha parlato, al termine della Messa, il direttore don Marco Calvo, che ha illustrato in particolare il progetto “Un anno di respiro” per aiutare una cinquantina di famiglie della Diocesi che ogni mese faticano a pagare l’affitto e le utenze. La Caritas apre una raccolta fondi a livello diocesano proprio per aiutare queste famiglie, sollevandole per un anno dall’ansia di essere sfrattate o di rimanere al freddo. Don Marco ha pure proposto di effettuare pellegrinaggi di misericordia alla mensa della Caritas, pregando, servendo a tavola e incontrando le persone disagiate che la frequentano.