TORINO – (gpc) Per un giorno Consiglieri regionali. Si tratta dell’esaltante esperienza che sette ragazzi (Serena Alemano, come relatrice, Alessia Borghino, Drita Guce, Miriana Massaza, Roberta Morosin, Martina Ortolan, Erika Zanzi) della Classe IV A turismo dell’Istituto Leardi (accompagnati dai compagni di classe nel pubblico) e dai docenti (don Gian Paolo Cassano, Lucia Passioni, Gian Luca Banci) hanno vissuto giovedì scorso nell’aula del Consiglio regionale a Palazzo Lascaris.
Per una volta infatti gli scranni dei Consiglieri regionali erano occupati dai giovani che hanno partecipato al Concorso bandito dal Consiglio regionale. Si tratta di “Ragazzi in aula” giunto alla XXI edizione che quest’anno ha visto partecipare circa 200 studenti di 15 istituti scolastici presentando complessivamente 33 proposte di legge: 10 dalla provincia di Alessandria, 8 dalla provincia di Torino, 5 dalla provincia di Vercelli, 4 dalla provincia di Cuneo, 3 dalla provincia di Biella, 2 dalla provincia di Verbania e 1 dalla provincia di Novara.
Le studentesse della IV Turismo hanno proposto una legge (al Parlamento nazionale) volta a favorire l’abolizione dell’utilizzo di plastiche non riciclabili e non recuperabili, in sintonia con lo spirito delle manifestazioni per il clima che stanno coinvolgendo tutto il mondo.
Cinque erano i gruppi di studenti selezionati per la seduta finale: oltre al Leardi, il Liceo scientifico Amaldi di Novi Ligure (Al), con una proposta di legge volta a creare gruppi sportivi scolastici per la formazione di atleti di supporto agli atleti paralimpici, quella dell’Istituto Arimondi-Eula di Savigliano (Cn), che mira a potenziare la sicurezza della rete stradale e autostradale, quella dell’Istituto Pascal di Romentino (No) per diffondere tra i giovani la cultura dei pagamenti elettronici e quella del Liceo Berti di Torino, che prevede misure contro il degrado urbano e a favore di città più verdi.
Alla seduta sono intervenuti alcuni esperti, tra cui il sindaco di Cavagnolo Andrea Gavazza, che a suo tempo partecipò come studente ad un’edizione di Ragazzi in Aula.
“Scrivere buone leggi – ha dichiarato il presidente Nino Boeti aprendo i lavori – insieme all’impegno quotidiano nello svolgere i propri doveri, è un ottimo modo per progettare e costruire il futuro. Un’iniziativa come ‘Ragazzi in Aula’ può rappresentare per le giovani generazioni una ‘palestra’ di democrazia e un’occasione per allargare lo sguardo sulla società e sui suoi bisogni”.
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