SAN SALVATORE MONFERRATO – Domenica 19 gennaio 2020 si è svolta a Ceva la giornata di ricordo della Divisione Alpina Cuneense. Quest’anno ricorrono i 77 anni da quando la Divisione piemontese ha affrontato in Russia, a Nowo Postojalowka il 20/21 gennaio 1943, la più grande e cruenta battaglia combattuta, sul fronte orientale, dal nostro esercito.
Pochi ricordano questo episodio bellico, solo in questi ultimi anni, grazie anche alla disponibilità degli ultimi Reduci rimasti, si è incominciato a parlare di questa lotta impari che i nostri Apini hanno affrontato contro due avversari temibilissimi: i Russi che sovrastavano le nostre Penne Nere in termini di numero, equipaggiamento e soprattutto carri armati e il tempo inclemente che , dall’epoca napoleonica, è considerato l’arma più efficace del popolo russo, il quale e non a caso, lo ha ribattezzato ”il generale inverno”. A Nowo Postojalowka i nostri soldati furono impegnati nel più importante evento bellico (in termini di forze militari in campo e per numero di caduti) che il nostro Esercito ha sostenuto: ben trenta ore di battaglia a meno 30/40 gradi e senza possibilità di ricovero, per cercare di sconfiggere, inutilmente, i russi, dotati di carri armati pesanti (T34), contro i quali le nostre artiglierie spararono ad alzo zero per cercare di colpirne i cingoli, unico modo per bloccarli, poichè contro le corazze nulla potevano i nostri cannoni da montagna 75/13”.
Ormai da diversi anni i Gruppi Alpini di San Salvatore e Valenza partecipano insieme a questa giornata di memoria alpina; quest’anno , rinforzati da Penne nere di altri Gruppi della Sezione di Alessandria (Gruppi di Alessandria, Felizzano,Novi, Quattordio) e ben guidati dal Presidente sezionale Bruno Dalchecco, sono stati presenti in gran numero (ben 30 Alpini).
Hanno partecipato alla manifestazione anche il Vice Presidente nazionale Mauro Buttigliero e dieci consiglieri nazionali, tanti vessilli sezionali ed innumerevoli gagliardetti di Gruppo, oltre a migliaia di Alpini.
Ricordiamo che sui circa 16500 effettivi della Divisione Cuneense, all’appello del 31 gennaio, se ne contarono solo 1300. Tutti gli altri erano morti o catturati. “Fra di essi, presenti anche diversi alpini nati nella nostra Provincia , di cui tre di San Salvatore: Vittorio Amisano, Giulio Anslisio che non rivedrà mai più il figlio nato da poco, e Pietro Cavallero)” riferisce l’Alpino sansalvatorese Claudio Amisano.
Fra i pochi tornati “a baita” il Reduce Giovanni Alutto , classe 1916, sempre presente in ogni occasione si possa commemorare i compagni caduti in Russia. “In un mondo che guarda quasi esclusivamente al futuro, svilendo tutto quanto è passato, l’impegno di Giovanni Alutto ci insegna a non dimenticare e a fare Memoria, la qual cosa per noi Alpini è certo un dovere” sostiene la Penna nera Sergio Amore.
Domenica 19 gennaio, a Ceva, una bella e doverosa giornata all’insegna della memoria alpina, giornata a cui le Penne Nere partecipano con commozione e riconoscenza; merita una citazione l’Alpino novese Franco Corti che, tornato alle 4,30 del mattino da Paluzza in Friuli dove ha partecipato ad un’altra manifestazione alpina, alle ore 7,00 si trovava al casello autostradale per unirsi alla comitiva che ha partecipato a Ceva al ricordo della Cuneense. W gli Alpini!