CASALE – La ripresa della normale attività a seguito della pandemia da covid 19 è ormai in atto da mesi ed anche la Sezione Alpini di Casale Monferrato è ripartita con le trasferte dedicate ai luoghi della memoria. Il 2023 è l’anno dell’ottantesimo anniversario del ritorno in Patria dei superstiti di quella triste e dolora vicenda nella quale è fatta buona memoria nel libro “Centomila gavette di ghiaccio” di Giulio Bedeschi. Casale e il Monferrato hanno “dato” molti loro figli a questa vicenda, ci sembrava pertanto giusto e doveroso mettere al centro dell’anno questo momento di ricordo e riconoscenza. Il programma della giornata abilmente condotto dall’alpino Luciano Collaviti, supportato da una splendida giornata di sole, è scivolato senza un intoppo, permettendo a tutta la comitiva di godere ogni momento con intima intensità.
All’arrivo sul luogo del Memoriale, ad attenderci il Maggiore degli Alpini Aldo Meinero, figlio di Maurizio al tempo Tenente del 2° Rgt. Alpini che con un abile diversivo sul percorso di ripiegamento, riuscì a riportare in Italia oltre 600 Alpini e quasi 800 quadrupedi. Dopo la breve cerimonia dell’Alza Bandiera, la comitiva si è recata al Sacrario del 2° Rgt. Alpini che ha sede nella Caserma Cesare Battisti nel cui cortile ha trovato posto il grandioso monumento all’Alpini gravemente danneggiato da atti di vandalismo una quindicina di anni orsono in quel di Bolzano. È seguita una breve visita alla piazza Duccio Galimberti e poi via alla Caserma Ignazio Vian di San Rocco–Castagnaretta dove molti casalesi e monferrini hanno servito la Patria in uniforme da Alpino. Ottimo rancio, grandiosa accoglienza da parte del Cap. Maria Giovanna Delia che ci ha illustrato il nuovo corso degli Alpini in uniforme. Il pomeriggio, tutto dedicato al Memoriale, inizia con la solennità della resa degli onori ai Caduti con la posa di una corona di alloro, il Magg. Meinero, Presidente del Memoriale e l’Alpino Luciano Davico Presidente della Sezione di Cuneo ci hanno accolto nella sala storica e di formazione del Museo. Sono susseguito alcuni momenti di saluto, scambio di sobri ricordi e tante notizie di storia che hanno commosso tutti i partecipanti. La giornata si conclude con una sobria merenda alpina in quel di Pollenzo ed alle 21 i saluti finali ed i ringraziamenti hanno chiuso in maniera perfetta la giornata dedicata alla memoria della “Divisione Martire”.
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