ROSIGNANO – Tra emozioni e un panorama incantevole, nel pomeriggio di sabato 29 marzo si è svolto l’importante momento inaugurale dei “Luoghi Morbelliani” a Villa Maria, dimora estiva del pittore Angelo Morbelli, in frazione Colma. La prima parte del pomeriggio si è aperta con l’inaugurazione del belvedere con targa famiglie storiche di Rosignano.
Sono stati presentati al pubblico ed ai cultori dell’arte il recuperato Orto – così come fu disegnato e curato dallo stesso Morbelli – ed il giardino storico della Villa – protagonista di numerose tele, e lo studio del celebre pittore divisionista, un luogo unico ed ineguagliabile.
Il Comune di Rosignano Monferrato, unitamente alla famiglia Morbelli ed all’associazione Amis d’la Curma, è lieto di poter rendere nuovamente fruibili e visitabili questi Luoghi, tanto amati dal pittore Angelo Morbelli – nato ad Alessandria nel 1853 e tra i massimi esponenti del Divisionismo – in cui era solito passare i periodi estivi.
Gli interventi di recupero sono stati resi possibili nell’ambito del progetto del Bando Borghi del PNRR “Rosignano Accoglie: Saperi e Sapori in Monferrato”. Lo Studio è stato recuperato ed inventariato da Francesca Boi grazie anche al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.
L’Orto Morbelliano è stato pienamente riportato in vita dai docenti e dagli studenti dell’Istituto superiore Luparia-Leardi, recuperando le essenze, i colori ed i sapori tanto cari a Morbelli, come testimoniano anche alcune sue celeberrime tele. Villa Maria, già cenacolo per alcuni tra i più rappresentativi esponenti dell’Arte italiana tra fine Ottocento e inizio Novecento, ritorna così ad essere fulcro culturale, vitale e poliedrico.
Artisti come Bistolfi, Segantini, Pellizza e Longoni oltre al fervore artistico, all’impegno culturale e sociale, erano, insieme ad altri, accomunati da un altro, singolare e comune sentire: l’amicizia e l’abituale frequentazione, soprattutto nei mesi estivi, di Villa Maria alla Colma di Rosignano, dimora, studio e luogo di ispirazione per Angelo Morbelli.
Grazie agli interventi di recupero e valorizzazione che sono stati realizzati, lo Studio, il Giardino e l’Orto tornano alle originali prospettive, ai colori ed agli spazi quotidianamente vissuti da Morbelli e dai suoi amici, a quelle suggestioni di luce e di colore che hanno ispirato molteplici capolavori del Divisionismo e dell’Arte italiana tra fine Ottocento e inizio Novecento.
I Luoghi Morbelliani di Villa Maria alla Colma di Rosignano Monferrato saranno visitabili, ogni fine settimana, su prenotazione (per maggiori informazioni e aggiornamenti si consiglia di monitorare il sito del Comune: www.comune.rosignanomonferrato.al.it).
Sempre fruibile, poi, l’itinerario sui luoghi di Angelo Morbelli–Percorso Morbelliano, arricchito nel corso degli anni, con le riproduzioni all’aperto di importanti quadri del pittore in cui protagonisti sono i paesaggi del Monferrato.
Le sorprese e le iniziative collaterali alla Colma di Rosignano proseguiranno nei prossimi mesi.
Il momento inaugurale di sabato si inserisce nel più ampio progetto di collaborazione che vede la Città di Casale Monferrato, il Rotary Club di Casale Monferrato ed il Comune di Rosignano Monferrato coinvolti nella valorizzazione artistica e culturale del territorio, attraverso la rinnovata conoscenza di alcuni dei suoi maggiori artisti.
Ricordiamo che il Museo Civico di Casale, fino all’11 maggio, ospita la mostra “La Bellezza Liberata. Leonardo Bistolfi e gli amici divisionisti”, che vede protagoniste opere di Bistolfi, Morbelli, Pellizza ma anche Segantini, tutti nomi illustri che insieme ad altri artisti del loro tempo, assicurarono una vivacità artistica e culturale in un preciso contesto storico, quello a cavallo di due secoli decisivi, l’Ottocento ed il Novecento.
La riapertura dei Luoghi Morbelliani alla Colma di Rosignano si accomuna al dispiegarsi del progetto casalese, così come l’esposizione di Belle Arti “Un lunghissimo Ottocento” allestita ai Saloni Morano a Rosignano fino all’11 maggio.
Angelo Morbelli, con Villa Maria, rappresenta quindi – anche in questa occasione – l’anello di congiungimento tra Casale ed il Monferrato da un lato e Milano – dove il pittore muore nel 1919 – dall’altro.