CREA – Una riproduzione in grandi dimensioni di un’icona rappresentante la “dormizione” della Beata Vergine Maria. E’ il dono che ha fatto al santuario di Crea il vescovo mons. Gianni Sacchi in occasione della solennità dell’Assunzione di Maria in cielo, celebrata a Ferragosto, festa patronale del santuario monferrino.
L’icona rappresenta Maria sul letto di morte, circondata dagli apostoli, riunitisi per l’occasione, e con Cristo che si avvicina tenendo in braccio un neonato: la madre sua. Viene a prenderla per tenerla con sé.
“La festa dell’Assunta – ha sottolineato il Vescovo – è come un prolungamento della festa di Pasqua”. Con Maria che ci ha preceduti e ci ha aperto la strada verso la salvezza e la resurrezione, “la morte umana è un mistero, l’ultimo nemico dell’uomo – ha sottolineato mons. Sacchi -, ma noi in quanto cristiani professiamo la speranza al di là della morte. Maria ci indica la via per essere e vivere come vuole Gesù”, nel segno dell’umiltà.
Ha concluso l’omelia il Vescovo: “Affidiamoci a Colei che già adesso vive quello che toccherà anche a noi”.
Il Vescovo ha presieduto la celebrazione sul piazzale. Accanto a lui all’altare il rettore mons. Francesco Mancinelli. Tantissimi i fedeli convenuti. C’erano anche le rappresentanze delle autorità civili e militari locali e provinciali. Dopo tre anni di stop, al termine della Messa è stata riproposta la tradizionale processione con l’effigie della Madonna di Crea (portata a spalle dagli alpini e da volontari dell’Oftal) attorno al sacro monte.