Bene l’introduzione nel Decreto bollette della misura sulla fiscalità agroenergetica chiesta da Coldiretti per sostenere le aziende agricole.
E quanto afferma Coldiretti Alessandria, che ha espresso soddisfazione per l’intervento di equità fiscale, sostenuto dal Governo per scongiurare che l’aumento dei prezzi energetici si traducesse in un aggravio insostenibile della tassazione.
Si tratta del risultato del lavoro svolto dalla Coldiretti a sostegno delle istanze del settore primario e della filiera del biogas agricolo, rappresentata dal Cib. Il provvedimento punta, infatti, a garantire la tassazione della produzione di energia, in particolare biogas, realizzata dalle aziende agricole, sulla base dei valori del 2021, prima dell’impennata dei costi energetici.
“Senza questo intervento le aziende agricole, a fronte di una tariffa onnicomprensiva che non tiene conto del vertiginoso aumento dei costi energetici, per effetto della guerra in Ucraina, sarebbero state soggette a un prelievo fiscale calcolato sulla base degli altissimi valori dell’energia, con un’imposizione superiore di oltre 5 volte a quanto incassato. Per le aziende agricole sarebbe scattata una doppia penalizzazione: l’insostenibile bolletta energetica e l’aumento del prelievo fiscale”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.
Il reddito imponibile dell’impresa agricola che produce energia aumenta al crescere del valore dell’energia ceduta, mentre i ricavi restano costanti poiché il produttore riceve una tariffa fissa che non tiene conto delle variazioni del mercato.
“Con questa norma si punta a stabilizzare gli effetti delle fluttuazioni del prezzo dell’energia, prorogando così il peso fiscale applicato nel 2021. Il calo delle bollette di luce e gas è un segnale importante per imprese e famiglie costrette a fare i conti per troppo tempo con costi energetici fuori controllo – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. La spesa energetica ha un doppio effetto negativo perché riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare. Il costo dell’energia si riflette, infatti, in tutta la filiera e riguarda sia le attività agricole ma anche la trasformazione e la distribuzione alimentare”.
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