CREA – Aggredita e derubata l’anziana titolare dello storico bar del santuario mariano di Crea che per decenni ha accolto centinaia di migliaia di fedeli diretti al Sacro Monte in Monferrato. Bloccata all’uscita della sua abitazione è stata immobilizzata a terra con polsi e caviglie legate e nastro adesivo sulla bocca per impedirle di chiedere aiuto. Poi hanno saccheggiato la cassa del bar dove si trovava l’incasso della giornata della Domenica delle Palme, che aveva visto un notevole passaggio di fedeli al santuario. Il gravissimo episodio si è verificato nella prima mattinata di lunedì. Teresina Incerto, 91 anni, vedova Merlo, mamma di Gigi Merlo, ex assessore comunale di Ponzano ed ex presidente del Parco di Crea, mancato alcuni anni fa, aveva appena ultimato di prepararsi per scendere al bar, dove da decenni è una delle figure di rifermento del Santuario. Abita nella struttura sopra il suo locale, all’altezza del piazzale della basilica di Crea. Al momento di aprire la porta che da corridoio porta al bar si è trovata davanti due uomini con il volto travisato. L’hanno bloccata e fatta stendere a terra, poi l’hanno legata mani e piedi, e prima di metterle lo scotch sulla bocca uno dei due malviventi le ha sussurrato all’orecchio: “Fai silenzio”.
Hanno richiuso la porta e sono scesi nel bar, facendo razzia dell’incasso del giorno prima, circa duemila euro. L’anziana donna, nel frattempo, era riuscita in qualche modo a liberarsi dal nastro adesivo, ma non riusciva a muoversi da terra. Verso le 8 una delle guardie del Sacro Monte passando davanti al bar ha notato che stranamente non era ancora stato aperto. Una situazione troppo anomala visto le abitudini dell’anziana titolare del locale. Ha allertato il guardiano del santuario e poi sono saliti al primo piano, preoccupati che potesse essere successo qualcosa. Hanno aperto la porta e si sono trovati Teresita stesa a terra. L’hanno soccorsa e hanno allertato i carabinieri della stazione di Ponzano. E’ intervenuto anche il medico condotto del paese. L’anziana donna nonostante alcune escoriazioni al volto e lo spavento per l’aggressione, era in buone condizioni e ha voluto restare nel suo mondo di sempre, il suo bar. I carabinieri hanno iniziato le indagini ricostruendo il percorso dei ladri che per accedere alla struttura sembrerebbe non abbiano forzato nessuna porta. Il giorno primo nella palazzina si era svolta una mostra e non è escluso che i malviventi avessero già pianificato il raid, preparandosi il terreno. “Un episodio veremanete brutto –intervene il sindaco di Serralunga di Crea Giancarlo Berto – prima l’aggressione di Fosseto e adesso a Crea, il cerchio si stringe, purtroppo anche nei nostri territorio la situazione si fa sempre più preoccupante”.
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