MOMBELLO – Sabato 1° febbraio, all’età di 91 anni, presso la sua abitazione di Casale, è mancato il Commendatore Fiorenzo Vernetti, una delle figure di spicco del secolo scorso di Mombello Monferrato. Negli ultimi anni di vita si era ritirato dalla vita sociale del paese, trasferendosi a Casale, per stare vicino alla figlia Lucia, ma il Vernetti, per oltre cinquant’anni, a Mombello, è stato un vero protagonista del suo tempo: presidente della sezione alpini di Mombello-Zenevreto per un cinquantennio, presidente del Circolo ANCOL di Mombello per un decennio e vicesindaco del paese per cinque anni, negli anni settanta, durante il mandato dell’avvocato Garino. Chi aspirava ad amministrare il paese, prima delle elezioni doveva passare dall’ufficio del Commendatore per avere la sua benedizione, tant’è che alle elezioni amministrative del 2004, a Mombello, fu eletto sindaco il suo cantiniere, Piergaetano Tonnellotto. Il Vernetti per oltre cinquant’anni è stato un noto vinificatore, producendo nella sua azienda situata all’ingresso del paese vini di qualità, in particolare il suo “Barbera del Monferrato” agli inizi degli anni ottanta, e per diversi anni, venne esportato in Russia, quando a Berlino esisteva ancora il “muro” e non era ancora iniziata la “Perestrojca” di Gorbaciov. Uomo capace, poliedrico e brillante era abituato a fare le cose per bene e non lasciava mai nulla al caso. Mitiche le sue gite degli alpini organizzate nel mese di agosto degli anni novanta e duemila, alle quali partecipavano sempre dalle quattrocento alle cinquecento persone ed alle quali non mancava mai presenza della banda musicale oltre ché di numerosi personaggi eccellenti del paese e dintorni. Lascia la moglie Miralda Manino ed i figli Lucia (ex moglie del noto enologo Donato Lanati) con la nipote Ludovica, e Fausto con i nipoti Matteo e Nicol. Il rosario è stato recitato domenica pomeriggio alle 18 a Mombello ed i funerali verranno celebrati oggi lunedì pomeriggio alle 15 presso la chiesa parrocchiale di Mombello, dove la salma è stata tumulata nella tomba di famiglia presso il cimitero del capoluogo.
Pier Carlo Cavallo