CAVAGNOLO – Nella notte di martedì 15 marzo, intorno alle 4, all’Abbazia di Santa Fede, sono giunti 70 rifugiati provenienti dall’Ucraina. Hanno affrontato una lunga permanenza al confine ucraino prima di essere autorizzati a uscire dal paese e viaggiare in autobus per oltre 30 ore. Alcuni avevano con sé solo sacchi della spesa, la maggior parte un solo bagaglio. “Sono mamme, bambini, anziani, gli uomini possono lasciare il paese solo se hanno compiuto i 65 anni. Una famiglia si prende cura della nonna molto spaesata e visibilmente provata, un anziano signore, non vedente e diabetico, attende di essere visitato dal medico, ci sono stanze preparate per tutti, ma all’ultimo bisogna risolvere i problemi che l’emergenza comporta. – spiega Rachel Brooks che coordina le operazione di accoglienza a Santa Fede – Da più di una settimana presso l’Abbazia i volontari accolgono i profughi, alcuni arrivano già annunciati, in pullman che partono dal confine ucraino, altri sono accompagnati da persone che magari li possono ospitare in emergenza, ma che non sono in grado di offrire abiti, cibo e assistenza, altri ancora bussano alla porta perché hanno saputo che all’Abbazia troveranno aiuto”. Il Sindaco di Cavagnolo, Andrea Gavazza in collaborazione con Suor Silvana Moncalvo della Comunità Siloe e Rachel’s Learning Centre si stanno attivando in queste ore per il disbrigo delle procedure burocratiche tra cui le operazioni anagrafiche, le collocazioni di prima accoglienza mediante la rete dei centri CAS (centro di accoglienza straordinaria) e la rete SAI (sistema accoglienza integrazione). L’abbazia rimane un luogo di accoglienza temporanea, le istituzioni, in particolare quelle di Cavagnolo, si stanno mobilitando per un’accoglienza a lungo termine. “Grazie al grande aiuto dei volontari, i profughi ricevono cibo e abiti puliti e i bambini trovano uno spazio per attività scolastiche, giochi e tutto quello che occorre per dimenticare, anche se per poco, gli orrori della guerra. – aggiunge Rachel Brooks – Ci è anche stato offerto gratuitamente per due mesi un capannone industriale in Cavagnolo, dove si stanno raccogliendo tutte le donazioni di prima necessità (non il cibo) che verranno via via organizzate, pulite e poi donate a chi ne abbia bisogno. Il progetto della Comunità Siloe e Rachel’s Learning Centre continuerà ad assistere e proteggere tutti coloro che ne avranno bisogno. Vorremmo ringraziare l’amministrazione comunale nella persona del Sindaco Andrea Gavazza, la protezione civile di Cavagnolo, tutti i volontari, gli sponsor e i donatori per il loro enorme sforzo e generosità senza il quale non saremmo in grado di operare”. Per donazioni di ogni genere, o per fare volontariato, si può andare sui siti www.rachelslearningcentre.eu o www.comunitasiloe.org e unirsi direttamente ai gruppi WhatsApp. È possibile donare con PAYPAL o tramite bonifico bancario sul sito comunitasiloe.org