CONIOLO – Nel Comune di Coniolo, all’interno dell’area protetta denominata “Parco naturale del Po Piemontese”, zona di particolare pregio ambientale e paesaggistico, i Carabinieri del Nucleo Forestale di Casale Monferrato hanno recentemente accertato l’abbandono di ingenti quantità di rifiuti provenienti dallo sgombero di un immobile in Frassineto Po.
Tutto è nato dalla segnalazione del Sindaco del Comune colpito dall’abbandono, che ha richiesto l’intervento dei Carabinieri, i quali, effettuato un sopralluogo sull’area, hanno rinvenuto all’interno del grosso cumulo di rifiuti ingombranti – composto da mobilio, finestre, WC, vasi e altri rifiuti – un antico quaderno di poesie.
Sul quaderno, i Carabinieri hanno notato la ricorrente presenza di un nome e un cognome, indizio che ha fornito spunto per le indagini dei Carabinieri Forestale di Casale Monferrato.
Con l’utilizzo delle banche dati in uso alle forze di polizia e attraverso ricerche sul web, è stato quindi identificato il proprietario del quaderno, nato nel 1922 ma ormai deceduto da anni. Quindi, attraverso verifiche catastali, sono state eseguite le ricerche storiche delle proprietà immobili a lui intestate, successivamente ispezionate. Fra queste, uno stabile recentemente acquistato da una famiglia di stranieri e in fase di ristrutturazione nel territorio di Frassineto Po, privo di alcuni infissi e con quelli presenti identici a quelli rinvenuti nel cumulo di rifiuti.
Individuata l’agenzia immobiliare che aveva venduto lo stabile, sono state acquisite le fotografie degli interni e, attraverso l’analisi delle immagini, è stata riscontrata la presenza di numerosi oggetti rinvenuti nello stesso cumulo di rifiuti.
Convocati ed escussi, i proprietari dello stabile sottoposto ad accertamenti hanno confermavano l’abbandono dei rifiuti, effettivamente provenienti dalla loro proprietà, affidati tuttavia a una persona che, retribuita, li avrebbe dovuti smaltire a norma di legge.
Messo davanti all’evidenza, l’uomo ha ammesso di essere il responsabile dell’illecito abbandono ed è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria, in base al Testo Unico Ambientale, per il reato di gestione illecita di rifiuti, per avere effettuato, in cambio di denaro, un illecito trasporto conto terzi di ingenti quantità di rifiuti speciali non pericolosi in assenza di iscrizione all’Albo Gestori Ambientali e per averli successivamente abbandonati sul territorio comunale di Coniolo.
Non avendo riscontrato elementi di pericolosità per l’ambiente interessato dall’abbandono, i Carabinieri hanno provveduto a notificare all’interessato una prescrizione di ripristino dello stato dei luoghi, procedura che consente l’estinzione del reato, dietro ottemperanza entro un tempo determinato delle disposizioni impartite, nella fattispecie lo smaltimento dei rifiuti depositati sul terreno e il pagamento di una sanzione pecuniaria pari a 6.500 euro.
I Carabinieri Forestali rammentano che di recente l’abbandono di rifiuti è stato qualificato come un reato punito con l’ammenda da mille a diecimila euro, raddoppiata se il rifiuto è pericoloso.