Con la Messa presieduta dal vescovo mons. Gianni Sacchi è stato dato oggi pomeriggio, venerdì 28 luglio, nella chiesa parrocchiale di Pontestura a mons. Renzo Monti, morto mercoledì a 93 anni e che per 24 (fino al 2015) era stato parroco del paese. Con mons. Vescovo all’altare il cancelliere vescovile, can. Davide Mussone, e il parroco don Francesco Garis. Con loro una decina di sacerdoti della Diocesi di Casale.
Il Vescovo ha ricordato la figura di “don Renzo”, come tutti lo chiamavano, il suo sguardo “mite e festoso, segno di una stabilità interiore, la sua gioia di essere prete”. Una gioia cominciata all’età di appena 22 anni e mezzo, quando, grazie a una speciale dispensa, don Renzo diventò sacerdote in anticipo sui tempi prefissati. Poi gli incarichi nelle parrocchie e in Diocesi. Uomo di preghiera, quando era stato ricoverato in ospedale, l’altra settimana, al Vescovo che gli chiedeva se avesse bisogno di qualcosa aveva risposto: “Voglio il mio breviario per pregare”.
“Pace e bene” era il suo saluto a chi lo incontrava, alternato al piemontese “ciarea”. E “pace e bene” è stato il saluto rivoltogli nell’ultima sosta in quella che fu la sua parrocchia, al termine della Messa, dai rappresentanti dei Consigli pastorali parrocchiali di Pontestura e di Quarti e dal sindaco Franco Berra. C’è chi l’ha ricordato come “uomo burbero ma buono, buon maestro di spiritualità e di vita”, chi ha sottolineato il suo amore per il canto come “modo più alto di pregare”.
La salma di don Renzo ora riposa nel cimitero di Pontestura, nella cappella della famiglia Mongiano, dove è sepolto anche il vescovo Aldo.