CASALE – È stato approvato all’unanimità, durante la seduta del Consiglio Comunale di ieri, 19 giugno, il conferimento della cittadinanza onoraria di Casale Monferrato a Peter Assman, direttore del Complesso Museale di Palazzo Ducale di Mantova.
Assman, presente alla seduta accompagnato dalla sua vice Renata Casarin, è stato insignito del riconoscimento in virtù della sua proficua collaborazione con la città nell’organizzazione di iniziative culturali di alto livello (tra il Castello del Monferrato e lo stesso Palazzo Ducale) che hanno nei mesi scorsi legato ancor più strettamente Casale Monferrato e Mantova, storicamente unite fin dal XVI secolo per oltre tre secoli.
Dopo l’Unità d’Italia il rapporto fra Casale Monferrato e Mantova è sempre stato mantenuto, grazie soprattutto ad associazioni culturali, a ricercatori e a storici che hanno studiato documenti oggi raccolti negli archivi di stato di Mantova e di Torino.
Già avviato con l’assessore Augusto Pizzamiglio, il dialogo tra le due città è stato recentemente rinsaldato grazie all’impegno di Assmann che ha accorciato la distanza tra le due realtà collegandole ulteriormente, valorizzando la collezione dei lumi di Channukka della Fondazione Ebraica di Casale Monferrato, includendo la Cittadella nella mostra sulle città ideali dei Gonzaga e non solo.
Il sindaco Titti Palazzetti, promotore del conferimento della cittadinanza onoraria, ha sottolineato la valenza internazionale della collaborazione posta in essere anche grazie all’impegno di Assman, in grado di unire in una comune attività di promozione culturale la città vincitrice del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2016 a Casale Monferrato, recentemente giunta nella top ten dello stesso riconoscimento per il 2020: «Avere in Peter Assman un partner significa poter fare un salto di qualità per poterci confrontare con realtà più conosciute a livello nazionale e internazionale. Avere in Italia direttori europei dei nostri musei ci aiuta a superare l’accademismo e ad attrarre pubblici più ampi nella fruizione, sempre di qualità, del nostro patrimonio artistico».
Dopo il primo cittadino e prima della votazione unanime, avevano preso la parola i consiglieri Assunta Prato: «Si tratta di un giusto riconoscimento a una persona dall’alto profilo culturale che ha contribuito alla valorizzazione della nostra città e del nostro territorio in un ambito più vasto. La storia è importante come motore di sviluppo, ricordare il nostro passato è distintivo della nostra identità», Vito De Luca: «Quando l’allora assessore Pizzamiglio iniziò questo percorso cominciai a notare l’importanza di Mantova per la nostra storia. Casale Monferrato aveva bisogno di una platea internazionale che parlasse del suo passato, della sua cultura e della sua arte» e Giuseppe Bargero: «Considero fortunata una città che conferisce una cittadinanza onoraria, significa che ha intercettato o si è fatta intercettare da una persona di merito che ringrazio per il lavoro fatto».
Per celebrare al meglio il riconoscimento, nel mese di ottobre verrà organizzato un appuntamento pubblico durante il quale lo stesso Assman – che ha voluto ringraziare commosso e orgoglioso di essere diventato cittadino onorario di Casale Monferrato –presenterà 22 tavole da lui realizzate e dedicate alla Civil Conversazione di Stefano Guazzo.
«Si tratta di un momento importante per la nostra città, un gesto di ampia visione e respiro internazionale. Per grandi sfide servono grandi persone e questo riconoscimento è anche un monito che ricorda quanto, al di là delle funzioni istituzionali, è fondamentale l’impegno personale, le relazioni umane: non bisogna avere paura di chi arriva ad aiutarci, anche dall’estero. Sono le persone, oggi come ieri, a fare la storia; Peter Assman è un valore aggiunto per Casale Monferrato e per l’Italia» ha commentato l’assessore alla Cultura Daria Carmi.
In foto da sx Casarin, Assman e Palazzetti