GRANA – L’aveva promesso, don Simon, e fedele a quanto annunciato il parroco delle comunità di Grana, Montemagno e Santo Stefano ha portato in scena, durante la Santa Messa della Vigilia di Natale nella Chiesa di Grana dedicata all’Assunta, un Presepe vivente, protagonisti i catecumeni delle tre comunità a cui si sono aggiunti bambini di Castagnole Monferrato. Il 23 sera si sono tenute le prove generali, come si conviene ad ogni recita, e i bambini si sono immedesimati nei loro personaggi sotto la guida attenta ed efficace delle catechiste e l’occhio vigile di Don Simon, abile regista di una rappresentazione importante come il Presepe vivente. Si è quindi arrivati alla Vigilia di Natale, quando alle 21,30 il parroco e il diacono Franco hanno iniziato la celebrazione della Santa Messa salvo interromperla subito prima del canto del Gloria per permettere l’ingresso dei figuranti dal fondo della Chiesa verso l’altare, ognuno impersonando con bravura il proprio personaggio. I primi ad entrare in scena sono stati la Vergine Maria, il suo sposo Giuseppe e il loro primogenito Gesù, è poi seguito l’Angelo, quindi i pastori desiderosi di andare a rendere omaggio al Bambino, futuro pastore dell’umanità. È poi toccato al falegname, alla casalinga e alla donna di affari, ognuno di loro ben calato nel proprio personaggio, come dei bravi attori. Hanno chiuso la rappresentazione la vecchina, con il suo incedere incerto, come si addice a chi è avanti con gli anni, e un Re Magio in rappresentanza dei suoi due colleghi che lo hanno raggiunto in seguito con i doni. Ognuno ha reso omaggio al Bambinello adagiato in una cesta ai piedi dell’altare con una breve recitazione appropriata al personaggio interpretato. Dopo la loro recita i bambini sono rimasti in composta attesa ai piedi degli scalini che portano al presbiterio e solo dopo il canto del Gloria si sono accomodati nei banchi a loro riservati nelle prime file della navata. Inutile dire che non è stato necessario sollecitare più di tanto l’applauso per una rappresentazione alquanto riuscita e ben inserita all’interno della celebrazione eucaristica. Un plauso ai bambini, per la loro bravura, alle loro catechiste, pazienti e abili nel guidare i bambini in un esercizio non certo facile, e a Don Simon per l’ottima iniziativa e la perfetta “regia”.