CREA – Da tutta l’Unità pastorale Sant’Agata – San Gottardo per l’annuale pellegrinaggio dell’Up al santuario di Crea, questa mattina, sabato 7 settembre. Un appuntamento devozione che quest’anno ha avuto una valenza diversa: era infatti un’ “appendice” alla visita pastorale conclusasi a fine aprile. Per questo è stato guidato dal vescovo mons. Gianni Sacchi. Con lui all’altare anche il vescovo emerito di Mondovì mons. Luciano Pacomio (con il parroco don Mario Fornaro accompagnava un gruppo di fedeli di Villanova e Terranova) e i sacerdoti dell’Up con il moderatore don Francesco Garis.
“A fine visita pastorale chiedo che ci sia un pellegrinaggio per riprendere il cammino sotto lo sguardo e la benedizione di Maria” ha spiegato il Vescovo. Ha aggiunto: “Il santuario di Crea è il centro della nostra Diocesi. La Cattedrale è la chiesa madre, ma qui troviamo la nostra Madre, la Madre di Dio. Qui i figli tornano a Lei”. Mons. Sacchi ha auspicato che “questo santuario diventi il polmone che dà ritmo, senso, spiritualità all’intera Diocesi”.
Nell’omelia il Vescovo ha anche fatto un accenno alla visita pastorale e all’Up. “L’Unità pastorale – ha detto – dovrebbe lavorare armonicamente come il coro” interparrocchiale che ha animato la liturgia. “Si riescono a fare delle cose belle, se si lavora insieme – ha aggiunto -. Il coro diventi un esempio di armonia per i sacerdoti, i catechisti, i Consigli parrocchiali: ci si aiuta a vicenda, ci si sostiene. La Vergine Maria ci aiuti invocando il dono dello Spirito”.
I pellegrini dell’Up Sant’Agata – San Gottardo sono stati accolti dal rettore del santuario, mons. Francesco Mancinelli: “Un pellegrinaggio non è fare turismo, ma un puntare dritto verso una meta, verso Maria che dall’alto dei cieli veglia su tutta la comunità e ci prende per mano e ci conduce a Cristo”.
Al termine della Messa, un gruppo di pellegrini guidati da don Garis e dal canonico Davide Mussone ha recitato processionalmente il rosario percorrendo il viale attorno al Sacro Monte.
In chiesa anche una rappresentanza della confraternita di San Gottardo di Camino, che domenica 15 festeggerà i 500 anni di vita.