«La famiglia è ben più che “tema”: è vita, è tessuto quotidiano, è cammino di generazioni che si trasmettono la fede insieme con l’amore e con i valori morali fondamentali, è solidarietà concreta, fatica, pazienza, e anche progetto, speranza, futuro». Le parole che Papa Francesco ha inviato ai partecipanti alla Settimana Sociale dei Cattolici Italiani fotografano bene la realtà famigliare del nostro Paese, così com’è emersa anche dai lavori dell’assise torinese. Nella città dei santi sociali i 1300 delegati rappresentanti di 220 Diocesi e 165 tra associazioni e movimenti si sono confrontati su “Famiglia, speranza e futuro per la società italiana” riscontrando le criticità che attraversano la vita delle famiglie in Italia ma evidenziando anche le tante belle esperienze che dal Piemonte alla Sicilia vedono i nuclei famigliari associarsi e cooperare impegnandosi per il bene comune e quello delle famiglie stesse. Dalle otto assemblee tematiche (più di 600 interventi raccolti) è emersa una serie di analisi puntuali. E di proposte concrete. Dal riconoscimento della valenza pubblica dell’impegno educativo delle famiglie all’istituzione della giornata della famiglia, dalla necessità di reti tra agenzie educative alla libertà di scelta educativa per i figli, dall’introduzione del fattore famiglia alla revisione dell’ISEE affinché riconosca il peso reale dei figli. E poi ancora la necessità di un welfare che coniughi sussidiarietà e solidarietà grazie a politiche “family friendly” e la richiesta di partecipazione attiva della famiglia alle scelte di politica urbana. Il confronto ha messo in luce anche alcuni impegni che famiglie e comunità ecclesiale devono sempre più rendere concreti: il passaggio da una relazione “parallela” ad una “reciproca” con le comunità immigrate – verso le quali alla logica del soccorso va sostituita quella della convivialità – e l’educazione alla custodia del creato, attivandosi anche in famiglia nella lotta contro lo spreco e nell’uso parsimonioso delle cose. Un accenno è stato fatto anche alle tante periferie ambientali nelle quali è stata portata bruttezza e degrado dall’inquinamento, e tra le storie di sofferenza e di morte con Pozzuoli, Taranto e Sulmona è stata ricordata anche Casale Monferrato. La 47ª Settimana Sociale ha tracciato un orizzonte ed ora spetta a tutte le comunità ecclesiali, alle famiglie e ai singoli credenti incamminarsi lungo il cammino indicato. Come ha detto il prof. Luca Diotallevi concludendo i lavori, per questo impegno «non si parte quando si è pronti, ma si parte quando si è chiamati». E Torino ha rimarcato con forza l’urgenza di un rinnovato protagonismo.
Alberto Baviera
Dalla prossima settimana La Vita Casalese ospiterà brevi sintesi dei lavori delle assemblee tematiche della 47ª Settimana Sociale